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Vito aka Vituzzo superstar ovvero come diventare un gatto bionico

Protesi gatto Gottardi

Oggi vi presento un gatto molto ma molto speciale e la sua incredibile storia: è il primo gatto italiano ad aver subito un doppio impianto di protesi dopo l’amputazione di entrambe le zampe posteriori. Si chiama Vito, per gli amici Vituzzo e ha sei anni.
E’ il micio di Silvia Gottardi e di sua moglie Linda Ronzoni. Silvia è una ex cestista, già vincitrice di scudetto in A1, blogger e video maker. Linda, art director, è la sua compagna di vita e condivide con Silvia l’amore per Vituzzo, tanto da interrompere il viaggio di nozze per rientrare a casa dopo che il micio era stato investito da un’auto.
Ma andiamo con ordine.

Vito gatto bionico

Vituzzo viene da San Vito lo Capo ed era il gatto della mamma di Silvia, mancata qualche anno fa. La nuova compagna del padre purtroppo è allergica ai gatti e Vituzzo viene portato a Milano da Silvia.
E’ un micio abituato a stare fuori e tenerlo rinchiuso non si riesce. Così Silvia e Linda, abitando al pian terreno, predispongono due gattaiole per permettergli di andare e venire a sua discrezione.
Ben presto si ambienta e diventa il boss del quartiere: è una zona tranquilla, con una strada chiusa e degli orti in cui Vituzzo può sfogarsi.
Tutto bene per un paio di anni finché lo scorso anno Silvia e Linda si sposano e a dicembre partono per il viaggio di nozze, lasciando Vituzzo a casa con un’amica ad accudirlo.

Il tempismo dei gatti nello stare male, si sa, è famoso: succede il venerdì sera o prima di ogni festa, oppure alla vigilia delle partenze per le vacanze. O, ancora, quando il veterinario che lo conosce dalla nascita va in ferie. Insomma, avete capito. Vituzzo non smentisce il trend, pensando bene di sparire durante il viaggio di nozze delle mamme.
E’ stato ritrovato dopo un giorno e mezzo di ricerca, più morto che vivo, con entrambe le zampe schiacciate.
Una è stata subito amputata, per l’altra il veterinario ha tentato un recupero conscio del fatto che, di solito, i gatti che perdono entrambe le zampe vengono soppressi.
Silvia e Linda non se la sentono di proseguire la luna di miele e rientrano a casa per accudire Vituzzo.

Purtroppo l’infezione rende vano ogni tentativo di salvare l’altra zampina, era necessaria una seconda amputazione. O la soppressione.
Ma Vituzzo è un micio che, nella sfiga, ha avuto tanta fortuna: oltre a trovare due umane molto speciali, è incappato anche in Massimo Petazzoni, un veterinario dal cuore d’oro che non si è arreso all’inevitabile, e ha proposto un intervento sperimentale mai eseguito prima in Italia.
Un tentativo estremo: l’inserimento di due protesi, inizialmente temporanee, per verificare le reazioni e permettere a Vituzzo di fare i suoi bisogni da solo. Essendo temporanee sono esterne e “scomode”, attaccate all’osso con delle viti ma era necessario attendere che le ferite guarissero per poi inserire le protesi definitive impiantate direttamente nell’osso, che sarebbero uscite dai monconi come zampette vere.

Vito gatto bionico

L’intervento riesce perfettamente e la convalescenza è stata lunga, dolorosa e spesso sconfortante: bisognava svuotare la vescica di Vituzzo e aiutarlo a defecare, tenendolo in piedi e stimolando l’evacuazione, oltre alle cure quotidiane tra flebo, antibiotici, ricostituenti… Non solo. Ci si è messa anche una frattura e una lussazione della rotula, gestita con un ulteriore intervento per l’inserimento di una piccola protesi in titanio.
E per quanto tutto fosse andato bene, e stesse andando bene, no infezioni né rigetti, Vituzzo ancora non si alzava.
Finché un giorno, Silvia e Linda l’hanno trovato in piedi e da allora… Vituzzo non ha più smesso.
Cammina senza problemi, le protesi temporanee reggono e così si è deciso, per ora, di non sottoporlo ad altri interventi per le protesi definitive in titanio, secondo la saggia logica che quel che funziona, meglio non toccarlo.
Lui infatti zampetta tranquillo per casa, riuscendo anche a fare le scale. Non salta, ovviamente, ma il veterinario sta valutando di progettare protesi con piccole molle per permettergli di far leva, imitando le vere zampe.

Oggi sono stata a casa loro insieme a Davide Cavalieri, direttore di Radio Bau, per un servizio fotografico e video, e un’intervista a Silvia e Linda.
Non ho potuto fare a meno di commuovermi di fronte alla tenacia di questo micio e delle sue mamme: non so quanti, al loro posto, di tutti e tre intendo, avrebbero tenuto duro ma, come dice Silvia, “Linda e Vito sono la mia famiglia e in famiglia ci si sostiene a vicenda, con amore”.
E Vituzzo che ne pensa? Lui mi guarda e sembra dire: “Essere un gatto selvaggio era bellissimo, ma anche essere un gatto vivo non è male ;-)”.

Potete seguire Vituzzo su Facebook nella pagina Vituzzo superstar, ovvero come diventare un gatto bionico e su Instagram lo trovate con il nick @vituzzosuperstar.

 

La storia di Vito è stata ripresa da numerose testate, italiane e straniere, tra cui la BBC Newshttps://www.bbc.com/news/world-europe-50821392

A questo link la rassegna stampa completahttps://www.claudiarocchini.it/rassegna-stampa/

 

Vito gatto bionico
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Vito gatto bionico
Vito gatto bionico
Vito gatto bionico

5 thoughts on “Vito aka Vituzzo superstar ovvero come diventare un gatto bionico”

  1. Innamorata degli animali e amica, compagna, protettrice di gatti da sempre, incontro solo oggi questa storia meravigliosa di amore senza limiti. Congrats Claudia per il tuo lavoro, un abbraccio enorme a Vituzzo superstar e alle sue fantastiche mamme

  2. Drogi Vito, Twoja historia jest nadzieją dla mojego kota, Leona, który jest po amputacji prawej tylnej łapy walczymy o jego drugą tylną łapę. Bardzo proszę o kontakt , bo być może też będziemy musieli zrobić takie protezy. Wielkie brawo dla Vito, jego opiekunek i mądrego weterynarza, który te protezy wymyślił..

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