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Come fotografare il proprio gatto con il cellulare… e garantirsi 10 sedute dall’analista

cellulare gatto fotografia

Intervista a Elisa Bertoldi, fondatrice di MicioGatto.it, che ci racconta come fotografa i suoi Lady e Oscar con il cellulare.

Da fotografa mi hanno sempre impressionato coloro che, da non fotografi, ottengono immagini d’impatto dei propri gatti, anche con il cellulare. Lo chiamano istinto o occhio fotografico. Ce l’avevo anche io: ancora oggi, quando osservo i miei primi scatti, mi scopro un po’ invidiosa di quell’istinto fotografico del tutto inconsapevole che mi portava a ricevere apprezzamenti, tra cui il più gettonato era “complimenti, hai l’occhio”.
Oggi quell’istinto è quasi del tutto soffocato perché sostituito dalla consapevolezza, sempre e comunque, del risultato che voglio ottenere.  Ciò significa che anche io ho sempre reflex o cellulare a portata di mano ma, anche di fronte al gatto più selvatico e non collaborativo, sono sempre pronta ad anticipare fotograficamente le sue mosse. E tanti saluti all’istinto.

Sui social, invece, spopolano immagini di gatti senza alcun approccio professionale, fatte prevalentemente con smartphone: fotografie sfocate, mosse, sotto o sovraesposte ricevono migliaia di like mentre molto spesso immagini professionali, con tutte le cosine al posto giusto, compreso il momento fotograficamente emotivo, ottengono meno gradimento: “I social sono un po’ lo specchio della vita quotidiana. Quello che la gente vuole è farsi i fatti altrui, è come essere al Grande Fratello, mentre la foto professionale è come guardare un film al cinema. Quindi il micio ritratto nel suo contesto quotidiano, anche se in uno scatto mosso o sfocato, attrae gradimento maggiore rispetto al felino su un set, perché è un momento costruito”.

manuale miciogatto

Chi parla è Elisa Bertoldi che, nel mondo gattaro, la conoscono proprio tutti, compreso Gatto Morto.
E’ una web designer di successo che, nel 2014, ha fondato MicioGatto.it, un sito nato con l’idea di mettere un po’ di ordine nella miriade di informazioni sui gatti e di sfatare pregiudizi e luoghi comuni.
In poco tempo la simpatia, la competenza e la professionalità di Elisa hanno conquistato il web e oggi MicioGatto vanta numeri di tutto rispetto: oltre 20k follower su Facebook, 13k su Instagram, quasi 4k il canale YouTube e una community in crescita esponenziale, giorno dopo giorno.
Ha ottenuto importanti riconoscimenti tra cui quello dell’Accademia dei Gatti magici: il premio Bastet. E’ l’Oscar dei gattofili, dedicato alla Dea Bastet, e assegnato a coloro che “hanno contribuito alla diffusione della Cultura del Gatto con iniziative e attività mirate alla divulgazione di una più precisa e approfondita conoscenza del gatto e della sua storia”.

Lady miciogatto

Elisa, in sintesi, è un’influencer o, se preferite, una Cat Blogger di successo e il mondo felino non ha segreti per lei tuttavia, durante la nostra chiacchierata, emerge un rammarico: “Come mi piacerebbe saper fotografare i gatti!”.
E così ho deciso di intervistarla perché, da fotografa, mi interessa capire quali sono le difficoltà maggiori che incontra ogni volta che decide di immortalare Lady e Oscar, i suoi gatti, per pubblicarli su Instagram.

Premessa: non sarà un’intervista su come fotografare il proprio gatto né sulla tecnica fotografica o sulla tecnologia degli strumenti utilizzati. In rete ci sono millemila articoli e tutorial in materia dedicati quasi esclusivamente alle riprese feline con reflex e simili, quasi nulla, invece, su come fotografare il gatto con un cellulare. Elisa è una “comune mortale umana” che non dispone di attrezzatura professionale e, come molti gattari, vive con il cellulare in mano, nella speranza di cogliere l’attimo gattesco. Non storcete il naso: anche con gli smartphone si possono ottenere ottimi risultati, magari non professionali ma sicuramente molto suggestivi e di impatto assicurato.

Infatti, i dispositivi mobili permettono di concentrarsi prevalentemente sulla composizione che, in fotografia, incide almeno per il 50% sul risultato: una foto tecnicamente perfetta ma con una composizione errata non otterrà mai lo stesso gradimento di un’immagine tecnicamente debole ma con una composizione forte, categorica e d’impatto.
E dunque, facciamoci raccontare da Elisa come affronta la fotografia gattesca con lo smartphone.

Elisa, “fotografare i gatti è difficile”: luogo comune o verità?
Fotografare i gatti è difficilissimo e questa è una grande verità! Ho notato che dipende molto anche dal carattere del gatto, dal suo amare l’obiettivo o meno…la mia Lady ad esempio capisce subito se la voglio fotografare, e si gira dall’altra parte, una tragedia ogni volta. Oppure abbassa le orecchie facendo l’espressione più contrariata che può! Oscar invece ama talmente tanto quando prendo in mano il cellulare per fotografarlo, che non resiste ad allungare la zampina per prenderlo… un’altra tragedia! Nelle foto il tempismo è tutto, e quando vedo i miei gatti in una posizione che vorrei fotografare, ovviamente si spostano.

Come molti sarai sempre armata di cellulare ma…
Sì, e mi piacerebbe molto anche saper fotografare i gatti che incontro per strada… e lì viene il bello perché se il gatto è amichevole, appena ti accucci per fotografarlo ti viene incontro, e lì hai già perso la partita, dopo 1000 tentativi di contorcerti per fotografarlo mentre ti si struscia addosso!

Lady miciogatto

Nel tuo libro “Come capire e risolvere i 10 problemi comportamentali più comuni del gatto” c’è un capitolo dedicato alla loro (non) collaboratività?
Il manuale di MicioGatto è praticamente per intero dedicato alla loro non collaboratività! Partendo dal fatto che miagolano e vogliono giocare di notte quando noi dormiamo, e dormono di giorno quando vorremmo coccolarli, al fatto che compriamo per loro i migliori giochi costosissimi e loro li ignorano per giocare con una pallina di stagnola, al fatto che ci dotiamo delle migliori lettiere futuristiche, ricerchiamo le sabbiette più confortevoli per le loro zampine, e poi ci fanno la pipì nei vasi dei fiori. E non parliamo del cibo, consultiamo il miglior veterinario nutrizionista sul mercato per farci preparare una dieta e le ricette degne dei migliori chef, che loro ignorano bellamente preferendo nutrirsi della prima cavalletta che ci entra in casa. I gatti sono così!

Su cosa ti concentri essenzialmente quando inquadri i tuoi soggetti?
Mah, è già tanto se riesco a fare entrare il gatto nell’inquadratura. Logicamente quando tenti di fare uno scatto serio e hai la giusta luce, il cellulare pronto in mano, tutto quadra e sei prontissimo, il gatto si mette nelle posizioni più imbarazzanti che conosca, principalmente mostrandoti il suo fantastico lato B.

Scatto pensato e scatto al volo: quale tipologia preferisci?
In generale preferisco di gran lunga lo scatto al volo, anche perché lo scatto pensato, con i gatti, per me è pura utopia: prova a mettere in posa un gatto… Diciamo che più che scatto al volo possiamo chiamarla “gran botta di culo” quando mi esce una bella foto, presa con tempismo e che riesce ad uscire anche carina.

Hai mai “costruito” uno scatto, per esempio attirando l’attenzione del micio con una scatola di cartone o altri trucchetti per farlo rimanere in posa?
Attirare la loro attenzione con qualcosa è importantissimo per riuscire a farli guardare un minimo dove si vuole… più l’oggetto è attraente e più si riesce nell’intento. La cosa mi riesce ogni tanto quando devo fare degli scatti per le recensioni prodotto: in quel caso approfitto della curiosità dei gatti e li colgo mentre annusano il prodotto nuovo arrivato in casa oppure la scatola dove era contenuto.
Un attrezzo indispensabile secondo me se si vogliono fotografare gatti è lo stuzzicamicio, una cannetta provvista di filo che si muove con attaccati degli oggetti interessanti come fili colorati arricciati o un topino, ed allora ti devi muovere come un equilibrista per fotografare con una sola mano e muovere il giochino per il gatto con l’altra mano. Su 1000 scatti uno o due me ne riescono bene! Sono perfino riuscita a fare qualche selfie con dei gatti in questo modo.

Quali pensi che siano gli errori più frequenti che fai quando li fotografi?
Uno degli errori che non riesco a trattenere è la voglia di accarezzarli mentre sto scattando. Ma sono così belli quando stanno fermi 5 secondi che mentre scatto non riesco a trattenermi dall’allungare la mano per fare loro una coccola 🙂

Ci sono momenti o pose particolari che riesci a catturare senza problemi?
Le pose che si riescono a catturare senza problemi sono quelle mentre dormono! E così ti ritrovi con un book felino di foto tutte uguali col gatto acciambellato.

oscar e lady miciogatto

Un selfie con i tuoi gatti… com’è andata?
Il selfie con i gatti è un’altra tragedia felina! In quel caso devi essere un vero mago per riuscire a fare in modo che il gatto guardi verso lo smartphone o la macchina fotografica. Io qualcosa riesco a fare grattando con l’unghia del dito sul cellulare mentre lo tengo in mano per scattare, così il gatto magari guarda verso l’obiettivo, ma il più delle volte capita che si giri verso di me, o se ne freghi totalmente della foto! Spesso escono le foto con il gatto che ha un’aria talmente infastidita dalla mia vicinanza, che mi tocca scartare lo scatto.

Hai mai provato a metterti nei panni dei gatti quando li fotografi, cercando cioè di interpretare il loro punto di vista?
Il punto di vista della Lady? Fastidio puro… Il punto di vista di Oscar? Mamma metti giù quell’aggeggio e coccolami subito!

Molti fotografi hanno in mente “la foto perfetta” che vorrebbero ottenere. Tu ne hai una?
Secondo me esistono tante foto perfette come non ne esiste nessuna. Io non ne ho una in assoluto che preferisco, me ne piacciono tante perché ognuna ha la sua particolarità ed è frutto del momento giusto, con gli elementi giusti, e la fortuna giusta. Sicuramente mi piacerebbe avere una bella foto in cui i miei gatti sono assieme e magari ci sono anch’io con loro, è difficile da ottenere perché appena sono troppo vicini si mettono a litigare!

Ringrazio Elisa per il suo tempo e la disponibilità. La mia curiosità è stata soddisfatta: praticamente Elisa ha confermato che la maggior difficoltà nel fotografare i gatti è… il gatto stesso! :-).

oscar-miciogatto

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